Salvini, clamoroso il no sul fine vita, si smarca da Zaia
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Salvini, clamoroso il no sul fine vita, si smarca da Zaia

Matteo Salvini

La controversa legge sul fine vita nel Veneto e le reazioni del panorama politico italiano tra cui Matteo Salvini.

Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo la legge sul fine vita, recentemente respinta dal Consiglio Regionale Veneto. Salvini ha ribadito la sua visione: “la vita va tutelata dalla culla alla fine“, sostenendo l’importanza di garantire cure adeguate a chi è in difficoltà senza però arrivare ai “livelli olandesi”. Questa dichiarazione segue il rifiuto del progetto di legge sul fine vita da parte del consiglio regionale, una decisione che Salvini ha approvato, sottolineando la libertà di pensiero all’interno della Lega.

Matteo Salvini
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Reazioni diverse dalla politica italiana

Il dibattito sul fine vita ha sollevato diverse reazioni nel panorama politico italiano. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, si è allineato alla posizione di Salvini, affermando che avrebbe votato contro la legge sul suicidio assistito, in linea con i principi della Costituzione italiana che tutela la vita.

Luca De Carlo, senatore veneto di Fratelli d’Italia, pur non vedendo riflessi politici sulla maggioranza di Zaia, ha suggerito di concentrarsi su temi di competenza regionale, lasciando queste questioni a livello nazionale.

Luana Zanella di Alleanza Verdi e Sinistra ha espresso stima per Zaia, criticando il voto del Consiglio regionale del Veneto e sottolineando il ruolo del Parlamento nella legislazione sul fine vita. Roberto Fico del Movimento 5 Stelle ha manifestato sostegno alla legge sostenuta da Zaia, pur con differenze ideologiche, enfatizzando la necessità di superare gli steccati ideologici per una legge di civiltà sul fine vita.

La posizione dell’associazione Coscioni

L’Associazione Luca Coscioni, impegnata nella lotta per la libertà di scelta fino alla fine, ha commentato l’esito del voto, ricordando che, in attesa di una legge, la giunta può stabilire procedure per rispondere alle esigenze delle persone malate in linea con la sentenza della Consulta. L’associazione ha promesso di potenziare l’attività del Numero Bianco sul fine vita per supportare le persone nel far valere i propri diritti.

In conclusione, il dibattito sul fine vita in Italia continua a essere un tema caldo, con posizioni contrastanti tra i vari partiti e personalità politiche. La decisione del Consiglio Regionale Veneto ha acceso ulteriori discussioni e riflessioni sull’importanza di una legislazione nazionale in questa materia delicata e complessa.

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ultimo aggiornamento: 17 Gennaio 2024 12:59

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